Dopo 50 anni, continuo ancora a consigliare lo Spinone...

Spinone italiano allevamento e selezione della razza

«È un cane poeta, una sorta di artista da strada, con nello sguardo un qualcosa di profondo e di malinconico.
Non c’è cosa più bella, per un cinofilo o per un cacciatore, che parlare con il proprio cane attraverso lo sguardo e capire così i suoi stati d’animo.
È stato detto più volte che c’è solo un cane che ha sguardo umano.
Ed è lo spinone».

Così Massimo Scheggi, uno dei più noti giornalisti e scrittori italiani di cinofilia e attività venatoria, ha descritto questa splendida razza e io non posso che concordare.



Ho iniziato la mia carriera con Tebe, la mia prima femmina spinone bianco- arancio. Mi ha regalato tante belle soddisfazioni a caccia e non solo, come la vittoria in occasione della Settimana Internazionale di Bellezza a Sanremo, Nizza e Montecarlo.

Dopo quasi cinquant’anni, dunque, mi ritrovo ancora a consigliare questo cane dal pelo ruvido ma dal carattere così sensibile e affettuoso. 

Lo considero il più adatto per la caccia nel bosco, soprattutto a beccacce.
Nessun altro è capace di ispezionare quel terreno come fa lui, usando la testa. Non è sufficiente correre su e giù con il bipper al collo, senza il quale gli altri cani sarebbero inutilizzabili. Personalmente, non faccio uso nemmeno del campano.

Spinone italiano allevamento e selezione della razza Sciolgo due spinoni per volta poiché mi impegnano di continuo a doverli osservare nella loro cerca: se uno ferma, l’altro acconsente, non si disturbano mai e si scambiano il terreno con intelligenza.
È un piacere osservarli come setacciano il loro terreno preferito ossia il bosco, rovi compresi. Una cerca decisa ma, allo stesso tempo, prudente e mai rumorosa. Di insuperabile olfatto e ferma statuaria, lo spinone si distingue per essere un abile recuperatore, anche in acqua.
A differenza delle altre razze, caccia per il suo conduttore, stando sempre collegato.
Poco tempo fa, in una mattina di caccia nel mese di dicembre, sparai quattordici colpi alle beccacce. Le hanno trovate e fermate, mettendomi in condizione di sparare. È il più versatile e da carniere in assoluto.
A quaglie interpreta una cerca ragionata, perlustra il terreno da destra a sinistra, non tralasciando nulla. 
Le sue ottime capacità olfattive lo rendono prudente alla minima emanazione, portandolo a concludere l’azione con un accostamento ragionato ma al tempo stesso sicuro fino alla ferma finale.

Sul fagiano lo sa cercare con ostinazione su qualsiasi tipo di terreno ed, essendo il fagiano un grande pedinatore, si sottrae facilmente. Lo spinone, tuttavia, sa tenere la pista con molto equilibrio. Porta sulla preda senza forzare l’azione, mettendo in condizione di sparare ed effettuare così un buon risultato.

Di recente, ho dato dei cuccioli in addestramento nella cerca dei tartufi.
Grazie alle doti del cane, che non soffre né le alte né le basse temperature ed è facile ai comandi e all’addestramento, abbiamo conseguito ottimi risultati.
È scattato il passa parola, scandagliando un poco quella vecchia mentalità del cane meticcio, per portare invece qualcosa di inedito nel mondo dei “tartufai”.

Dimenticavo, è ideale anche per le famiglie.
Per il suo carattere sensibile e affettuoso, non si rivela adatto a chi lo tratta in modo distaccato. Ama la compagnia e  i bambini, con cui  “sa stare al gioco” grazie al carattere equilibrato e paziente.

Sandro Doglio


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